Quando si acquista un’auto elettrica, o nel momento in cui si valuta l’acquisto, una delle domande che viene subito in mente è: come funziona la ricarica? Quali sono i costi, le tempistiche e i luoghi in cui ricaricare l’auto?
In questo articolo cerchiamo di fare luce su questo argomento. In particolare analizziamo la differenza tra la ricarica tramite la propria rete domestica e quella effettuata presso colonnine pubbliche.
I possessori di auto elettriche possono infatti scegliere di ricaricare il proprio veicolo a casa oppure utilizzando punti di ricarica esterni, che solitamente sono Fast Charge.
Ogni tipo di ricarica ha chiaramente le proprie particolarità in termini di tempi e costi e ognuno di essi ha punti di forza e di debolezza, vediamoli insieme.
Una delle cose più importanti da fare quando si acquista un’auto elettrica è quella di tenere sempre sotto controllo lo stato della batteria. Questo perché, a differenza dei veicoli a combustione interna, per il momento i punti di ricarica non sono molto diffusi sul territorio ed inoltre i tempi di ricarica sono decisamente superiori a quelli a cui siamo abituati.
Per questo è importante pianificare quando e dove ricaricare in base alle attività che dobbiamo svolgere. Ad oggi la maggior parte delle persone ricarica la propria auto elettrica a casa, è infatti possibile ricaricare l’auto tramite una normale presa di corrente. Per la ricarica domestica è sempre consigliato fare un aumento di potenza, anche se non è obbligatorio in virtù del piano sperimentale proposto da ARERA per la ricarica domestica notturna e nei giorni festivi.
Ovviamente nel caso di ricarica domestica sconsigliamo vivamente di utilizzare una normale presa di casa non dimensionata per la ricarica dell’auto elettrica perché questo creerebbe notevoli danni all’impianto elettrico; piuttosto la soluzione per la ricarica domestica è quella di installare una wallbox alimentata con una propria linea dedicata, che permette di ricaricare l’auto con una potenza superiore rispetto alle normali prese di corrente e di conseguenza in minor tempo.
Se non si è a casa invece si può usufruire di una delle colonnine pubbliche presenti solitamente in stazioni di rifornimento o attività commerciali. I punti di ricarica pubblica inoltre possono essere divisi in due sottocategorie: le colonnine a corrente alternata fino a 22kW e le colonnine fast charge a corrente continua da 50 kW.
Come sappiamo uno dei vantaggi dell’elettrico è il minor costo da sostenere per il rifornimento, cosa che per chi percorre molti chilometri in un anno può rappresentare un aspetto assolutamente non trascurabile.
Chiariamo però un aspetto che crea spesso molti dubbi: quanto costa effettivamente ricaricare l’auto elettrica? Il costo totale chiaramente deriva dalla capacità della batteria delle singole auto, quindi per analizzare questa componente dobbiamo andare a valutare il prezzo al kWh.
Nel caso si decida di ricaricare tramite la propria rete domestica il costo è di circa 0,20 euro al KWh, chiaramente può variare a seconda dell’operatore utilizzato, mentre se si ricarica presso una colonnina a corrente alternata il costo sale a 0,45 euro al kWh, fino ad arrivare agli 0,55 euro al kWh se la colonnina scelta è del tipo fast charge.
Si rileva quindi una variazione rilevante tra le varie opzioni, ricaricare l’auto a casa costa meno della metà rispetto ai punti di ricarica pubblici e questo è sicuramente il motivo per cui la maggioranza delle persone la preferisce e continuerà a farlo.
Come anticipato in precedenza le tempistiche di ricarica sono una delle cose a cui ci dovremmo maggiormente abituare. Oggi, con le automobili a combustione interna, siamo abituati a fare il pieno in pochi minuti, questo con le auto elettriche non è possibile, anche se lo sviluppo delle tecnologie sta facendo passi da gigante sotto questo aspetto.
In questo momento per effettuare una ricarica completa utilizzando un impianto tradizionale ci vogliono circa 8 ore. La scelta di ricaricare l’auto a casa quindi, oltre per il costo, è preferibile in quanto si può sfruttare la notte per ripartire con il pieno il giorno seguente.
Discorso diverso per le colonnine pubbliche e soprattutto per quelle fast charge che permettono di ricaricare quasi la totalità della batteria in soli 30 minuti. Questa soluzione diventa quindi interessante quando abbiamo bisogno di ricaricare l’auto in tempi molto ristretti.
Considerato lo stress a cui è sottoposta la batteria nel caso di ricarica fast charge, tuttavia, l’ultimo consiglio è quello di utilizzare questa soluzione solamente quando strettamente necessario per non incorrere in un’usura anticipato del veicolo.
Come abbiamo visto la ricarica domestica è, e sarà, la soluzione più utilizzata per ricaricare le auto elettriche, per questo Eost è diventato il primo distributore italiano di Enelion, società europea specializzata nella produzione di wallbox. La nostra esperienza nel settore energetico ci permette di accompagnare privati ed aziende nella scelta migliore per i loro bisogni.