Si parla sempre più di smart mobility e smart city come sistemi di organizzazione che miglioreranno la nostra vita quotidiana. Le prime applicazioni sono visibili già oggi, complici i sistemi di illuminazione LED.
Partiamo dall’uso dell’aggettivo “smart”: come anche per altri termini (ad esempio smart factory), la parola smart indica l’utilizzo di apparecchiature ICT intelligenti, ovvero che permettono di raccogliere e analizzare dati in maniera massiccia e che sono in grado di comunicare tra loro. I dati raccolti, una volta analizzati, permettono di prendere decisioni e soluzioni che trasformano anche la mobilità, la città o l’azienda, in luoghi smart.
Entrando nel dettaglio della smart mobility, lo scopo è individuabile in una migliore gestione del flusso urbano di mezzi e persone, al fine di evitare ingorghi e di contenere i consumi e gli sprechi di carburante e non solo.
Un esempio recente di utilizzo intelligente dell’illuminazione riguarda un progetto sulle strisce pedonali. L’illuminazione è uno dei punti chiave della smart mobility ed esistono svariati progetti: uno dei più conosciuti è quello dei lampioni che, grazie a dei sensori, si accendono solo al passaggio dei pedoni, permettendo di risparmiare energia elettrica. Il progetto spagnolo sulle strisce pedonali, invece, punta non solo al risparmio energetico, ma anche alla sicurezza. Presto anche alcuni comuni italiani dovrebbero adottarlo. In cosa consiste il progetto? Si tratta di pannelli LED installati a terra, all’inizio e alla fine di ciascuna striscia pedonale, che si accendono al passaggio di un pedone. I test effettuati in Spagna mostrano che questo tipo di illuminazione è in grado di attirare l’attenzione dei guidatori e che i costi non sono più elevati rispetto ad altri sistemi di sicurezza.
Come negli esempi appena presentati, l’utilizzo delle più attuali tecnologie permette di leggere la realtà. Per raggiungere questo obiettivo è necessario sistemare, in vari punti della città, dei sensori, telecamere o altro tipo di rilevatori, che permettono di monitorare la situazione e di raccogliere e inviare dati. Questo consente sia di tenere sotto controllo in tempo reale le situazioni di traffico, gli eventuali problemi e incidenti, sia di capire nel tempo quali siano delle situazioni problematiche che si ripetono e di studiare una soluzione.
Vivere in una città iperconnessa e controllata può destare dei dubbi dal punto di vista della privacy, ma ha indubbiamente dei vantaggi. Pensiamo ad una situazione tipo: la ricerca del parcheggio. Cercare un posto dove far sostare l’auto non comporterà più una gran perdita di tempo: saranno le telecamere ad inviare segnali per indicare dove ci sono dei posteggi liberi. Altra situazione in cui le nuove tecnologie saranno di aiuto è quella di un veicolo incidentato. Grazie a dispositivi installati in auto o alle telecamere presenti in città, un segnale verrà inviato ogni volta che si verificherà un incidente, permettendo ai soccorsi di essere più veloci e, agli altri automobilisti, di evitare di immettersi in quella strada.
I sensori monitoreranno anche il livello di inquinamento, rumore e le condizioni atmosferiche, nonché il livello di eventuali fiumi cittadini per prevenire le piene. Anche i semafori saranno intelligenti: leggendo le condizioni di traffico di tutte le strade cittadine, saranno in grado di tararsi per favorire il flusso nelle zone congestionate.
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