Gli studi confermano che lavorare in edifici adeguatamente ventilati e che rispettano standard di Green Building aumenta concentrazione, produttività e capacità di analisi.
Può sembrare strano che i maggiori tassi di inquinamento vengano registrati negli ambienti chiusi. Questa situazione è nata negli anni ’70, quando si sono iniziate a modificare alcune pratiche di costruzione degli edifici, privilegiando sistemi di isolamento termico. Lo scopo, nobile, è stato quello della diminuzione degli sprechi energetici e delle spese legate all’energia. Il rovescio della medaglia è che si è registrata una connessione stretta tra l’inquinamento indoor e le funzioni cognitive. Nonostante oggi vi sia maggiore consapevolezza e venga garantito il ricambio d’aria tramite sistemi di ricircolo meccanici, non tutti gli edifici sono stati costruiti correttamente.
I progetti a tenuta d’aria garantiscono una maggiore efficienza energetica, a discapito però del ricambio d’aria. I tassi di cambio dell’aria sono scesi da circa 1 cambio all’ora a 0,5. Le case costruite dal 2000 possono addirittura avere un cambio dell’aria di 0,1-0,2.
La scarsa qualità dell’aria interna aumenta la concentrazione degli inquinanti indoor, che possono dare origine ad una serie di patologie fisiche e problemi sanitari, nonché alla diminuzione di concentrazione, produttività e capacità decisionale.
Un team di ricercatori dell’Università di Harvard, SUNY e Syracuse hanno simulato tre ambienti presso il laboratorio di Qualità Ambientale Interna di Willis H. Carrier:
Lo scopo era quello di studiare la connessione tra inquinamento indoor e funzioni cognitive.
Nella ricerca, sono stati controllati tre parametri di prova: ventilazione, CO2 e VOC e sono stati selezionati due tassi di ventilazione: 20 cfm/persona (la minima velocità di ventilazione richiesta per edifici verdi e convenzionali) e 40 cfm/persona.
Per i test, sono stati reclutati e sottoposti a uno screening medico ventiquattro lavoratori. La funzione cognitiva è stata misurata con uno strumento convalidato SMS (Strategic Management Simulation), progettato per verificare il processo decisionale di alto livello.
I test hanno dimostrano che in case, uffici e scuole Green, si registra un aumento della qualità del sonno, delle funzioni cognitive e di produttività. In media, i punteggi cognitivi sono risultati del 61% più alti quando i professionisti hanno lavorato in spazi Green e 101% più alti negli spazi Green+.
In particolare, nel test ‘Utilizzo delle informazioni’ (capacità di utilizzare informazioni per raggiungere obiettivi globali), le condizioni Green e Green+ hanno dato risultati di 172% e 299% in più rispetto alla condizione tradizionale. Allo stesso modo, nella sezione ‘Strategia’ (capacità di pianificare e di dare priorità e sequenzialità alle azioni) le condizioni Green e Green+ hanno prodotto punteggi che sono stati del 183% e 288% superiori alle condizioni tradizionali.
Questi test hanno rivelato minori concentrazioni di particelle, biossido di azoto, composti organici volatili (VOC) e allergeni nelle struttre Green e Green+, dimostrando la stretta correlazione tra inquinamento e qualità della vita e del rendimento lavorativo.
Abbiamo visto come un numero crescente di studi dimostri che vivere, studiare e lavorare in ambienti salubri aumenta la qualità della vita e la produttività. Per questi motivi il Check Up inquinanti è uno dei servizi che noi di EOST consigliamo per aumentare la qualità degli ambienti casalinghi, di studio e di lavoro. L’analisi si basa su una campagna di monitoraggio della durata di almeno una settimana e consente la misurazione degli inquinanti indoor.
Questo sistema di rating aiuta a valutare l’efficienza energetica e l’impronta ambientale, ma anche la ventilazione, la filtrazione, le emissioni nocive dei materiali edili, gli inquinanti interni, le condizioni termiche e di illuminazione. L’analisi può anche essere utilizzata a complemento della valutazione dei rischi eseguita da un tecnico specializzato nel corso della redazione del DVR aziendale.