L’efficientamento energetico è uno dei metodi più efficaci per ridurre i consumi di aziende, Pubbliche Amministrazioni e privati come famiglie e condomini. La normativa sul tema viene continuamente aggiornata, quindi oggi vediamo quali sono le novità del 2019.
Il Conto Termico è un contributo erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che ha lo scopo di incentivare l’utilizzo di fonti rinnovabili termiche, e si affianca ad altre agevolazioni disponibili per energie rinnovabile e per i processi di efficientamento energetico.
È stato soprannominato anche Conto Termico 2.0 in quanto nel tempo, a partire da quando è entrato in uso nel 2013, ha subito delle migliorie, alcune delle quali sono entrate in vigore dal 1 Gennaio 2019. Di seguito tutte le novità previste per il Conto Termico.
Con l’aumento della digitalizzazione dei servizi negli ultimi anni, un passo decisivo è quello della semplificazione per accedere agli incentivi. Il portale GSE, per snellire la procedura di accesso al Conto Termico, ha messo a disposizione un catalogo di prodotti e impianti per l’efficienza energetica con potenza termica fino a 35 kW o superficie fino a 50 mq da poter selezionare direttamente durante la domanda. Questi infatti sono la stragrande maggioranza (circa il 90%) degli interventi domestici.
Sempre nell’ottica della semplificazione, i tempi per ottenere gli incentivi sono stati dimezzati da 180 a 90 giorni, che iniziano a decorrere dalla chiusura del contratto relativo agli interventi effettuati.
Per accedere alle agevolazioni inerenti caldaie o stufe a biomasse, insieme alla domanda è ora obbligatorio allegare anche la Certificazione Ambientale del generatore di calore per individuare la classe relativa. La Certificazione viene rilasciata da un organismo certificatore idoneo entro 9 mesi dalla ricezione della richiesta e attesta l’impegno sostenibile e ambientale del soggetto richiedente.
I soggetti ammessi agli incentivi del Conto Termico sono di 2 macro-categorie: i privati e le Pubbliche Amministrazioni, in cui sono ora ricomprese anche le società in house e le cooperative di abitanti.
A differenza del passato, con il Conto Termico 2019 l’incentivo viene calcolato sulla base della resa media dei pannelli solari. La superficie massima sulla quale ottenere le agevolazioni inoltre viene innalzata da 1.000 mq a 2.500 mq. Per le pompe di calore invece la taglia massima è stata aumentata da 1 MW a 2 MW.
Nella maggioranza dei casi il contributo che si può ottenere è pari al 40% dell’investimento sostenuto, e generalmente non può superare il 65%. Sono state introdotte tuttavia le seguenti differenziazioni:
Le Pubbliche Amministrazioni invece potranno recuperare l’intera spesa di diagnosi energetiche e APE.