Parlando di illuminazione LED e aziende, nel precedente articolo abbiamo trattato la fase di valutazione che un professionista realizza al fine di analizzare la situazione inizale dell’azienda. Oggi parliamo della fase successiva: quella di ricerca delle soluzioni più adatte.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: passare dai tradizionali sistemi di illuminazione a quelli LED non significa semplicemente sostituire gli apparecchi. La luce LED, infatti, è data da un punto luce che, se non viene scelta la giusta potenza e la corretta ottica, non permette di diffondere luce a tutto l’ambiente, ma illumina una ridottissima area.
I due parametri principali sono:
Il livello di illuminamento dipende anche dalle normative in vigore, che prevedono diversi livelli per diversi ambienti e usi. L’uniformità si riferisce alle zoni luce ed ombra, affinché non si creino forti contrasti nell’ambiente.
Entrando più nello specifico, i principi per scegliere la luce giusta sono:
Uno dei rischi che si corrono quando vengono installati apparecchi non adeguati è di avere forti zone d’ombra. Vi è mai capitato di percorrere un corridoio con le luci che illuminano solo il pavimento e lasciano in ombra la parete? E’ un effetto davvero sgradevole, detto effetto caverna.
Un apparecchio che può andare bene per un magazzino non andrà bene per un ufficio; un apparecchio per un ufficio con 4 tavoli disposti al centro della stanza non andrà bene per un ufficio con 4 tavoli disposti ai lati della stanza.
Un’altra complicazione nell’elaborazione del progetto illuminotecnico è infatti data dall’ambiente e dalla destinazione d’uso dello stesso. Inoltre, c’è una crescente tendenza a considerare l’elemento umano che abita l’ambiente e le relativ esigenze.
Mentre, in precedenza, si tendeva a creare una luce uniforme in tutto l’ambiente con qualità invariata, oggi si preferisce tenere conto delle singole esigenze di lavoro e visive. Qui sotto un esempio.
Vecchia concezione
Fonte img: “Manuale di Illuminotecnica pratico”, Zumtobel Lighting GmbH
Nuova concezione
Fonte img: “Manuale di Illuminotecnica pratico”, Zumtobel Lighting GmbH
Negli uffici, ad esempio, è preferibile puntare ad una luce morbida, ovvero senza abbagliamenti e con un effetto di luce naturale diurna. E’ anche da ricercare un pergetto equilibrio qualità della luce7efficienza energetica.
Mentre il professionista concepisce il progetto illuminotecnico, egli deve pensare anche agli apparecchi che andrà ad installare. L’effetto desiderato, infatti, cambierà radicalmente in base alla qualità dell’apparecchio.
Fonte img: ledsmagazine.com
Un apparecchio LED è composto da molteplici parti, ma l’elemento più importante da capire è che il LED emette una luce puntuale che deve essere schermata da un’ottica sia per proteggere l’occhio che per diffondere la luce.
Data la presenza di quest’ottica, la potenza del LED e il modello dell’apparecchio devono essere adatte ad illuminare l’ambiente come previsto dal progetto illuminotecnico. Ecco perché noi di EOST abbiamo scelto di proporre le soluzioni Thorn – Zumtobel: ci danno sempre la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di prodotti da integrare nei nostri progetti.
Zumbotel è uno dei leader di mercato nel campo delle soluzioni illuminotecniche. Abbiamo scelto di usare i loro prodotti per l’alta qualità dei materiali, la precisione con cui vengono calibrate potenza del LED e ottica e per la completezza del loro catalogo.
Per la tua azienda (privata o pubblica) hai deciso di risparmiare grazie ad un impianto LED?
*Fonti