Secondo il D.Lgs 4 luglio 2014 n. 102, le aziende obbligate ad eseguire la diagnosi energetica ogni 4 anni hanno ora anche l’obbligo di monitorare in maniera puntuale i propri consumi energetici. Approfondiamo quindi questo argomento.
Come avevamo già accennato nell’articolo “Diagnosi energetica obbligatoria: la guida completa“, a differenza della precedente analisi che non prevedeva l’obbligo di avere un sistema di monitoraggio, ora il legislatore obbliga le aziende a disporre di un sistema di raccolta dati che permetta di dichiarare con esattezza i propri consumi energetici.
Avere un sistema di monitoraggio è l’unico modo per misurare in maniera accurata:
e per decidere, quindi:
Per effettuare al meglio la diagnosi energetica è necessario aver monitorato i consumi dell’anno precedente (anno-1) e, quindi, aver installato il sistema di monitoraggio nell’anno ancora precedente (anno-2). Consigliamo, quindi, alle aziende di non aspettare oltre per installare tale sistema.
Per adempiere agli obblighi di diagnosi energetica, grandi imprese ed aziende energivore possono scegliere due strade:
si tratta di installazioni permanenti che, al di là dell’obbligo di legge, permettono all’azienda di raccogliere dati utili a ridurre la spesa aziendale per l’energia. Queste installazioni sono spesso integrabili con altri sistemi già presenti in azienda quali contatori, multimetri, sonde di temperatura e con i gestionali aziendali.
I moderni sistemi, tra cui quelli offerti da EOST, elaborano tutti i dati raccolti fornendo indicazioni in tempo reale all’imprenditore o ai responsabili tramite dei cruscotti e grafici accessibili da qualunque device (pc, tablet, smartphone).
La potenza di questi sistemi sta nella velocità con cui forniscono dati su malfunzionamenti e superamento di soglie massime consumo, permettendo di porre immediato rimedio e di arginare lo spreco energetico.
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in questo caso, l’azienda sceglie di non installare permanentemente dei rilevatori, ma di limitarsi a presentare dei dati utili alla compilazione della diagnosi obbligatoria. Sarà necessario che la campagna di misurazione avvenga per un periodo rappresentativo. Tale periodo deve essere stabilito dall’operatore qualificato e certificato che si occuperà di effettuare la DE.
Le spese sostenute per questo tipo di campagne sono spesso equivalenti a quelle per un sistema permanente salvo che, terminata la campagna, i rilevatori vengono rimossi, lasciando l’azienda senza alcun sistema per migliorare le proprie performance e conseguire reali e duraturi risparmi.
Sei un’azienda con obbligo di effettuare la diagnosi energetica?
L’obiettivo della misurazione è, come abbiamo detto, quello di passare da stime a certezze. Ma quali sono i parametri che si miurano? Eccoli:
Per ciascun vettore energetico (energia elettrica, gas naturale, gasolio, ecc) bisogna rilevare i consumi di processo, dei servizi ausiliari e dei servizi generali. In caso di impianti di autoproduzione, la quota autoprodotta deve essere anch’essa considerata e sommata a quella acquistata.
Mentre “prestazioni generali d’impianto” e “processi produttivi” sono terminologie facilmente comprensibili, spendiamo due parole su cosa sono i servizi ausiliari e i servizi generali.
I servizi ausiliari sono servizi in ausilio alla produzione ma che non concorrono direttamente alla realizzazione del prodotto.
I servizi generali sono quelli a supporto del lavoro in tutte quelle funzioni che non rappresentano il core business dell’azienda.
Queste due spese sono spesso ignorate o sottovalutate dalle aziende ma nascondono sprechi che, se arginati, possono già da soli portare a notevoli risparmi. Leggi anche il nostro articolo “Diagnosi energetica per aziende: case study per capirne i vantaggi“, dove si è verificata esattamente la situazione appena esposta.