Il modello economico “classico”, o “lineare”, si basa sull’accessibilità a grandi quantità di risorse ed energie, ma è sempre meno adatto alla realtà in cui ci si trova ad operare. Infatti, con lo sfruttamento incondizionato delle risorse, questo modello deve per forza fare i conti con la quantità finita di risorse a disposizione.
Le tecniche di implementazione dell’efficienza del modello lineare da sole non possono risolvere il problema, soprattutto a fronte della crescente domanda di risorse dei Paesi in via di sviluppo.
Per questo, negli ultimi anni si sta discutendo sempre più della necessità di adottare un modello di economia pensata per potersi “rigenerare da sola”, organizzata per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, così da ridurre al massimo gli sprechi di risorse: l’Economia Circolare.
La fondazione prende il nome dalla velista britannica Ellen MacArthur che nel 2005 ha stabilito il record mondiale della circumnavigazione del globo in solitaria. Da questa esperienza vissuta in mare, in situazioni di risorse limitate, la velista ha maturato la consapevolezza della finitezza delle risorse su cui si basa la nostra economia, e della necessità di investire su un nuovo modello di sviluppo.
L’obiettivo della Ellen MacArthur Foundation è quello di fare inserire la Circolar Economy nelle agende politiche, nell’industria e nella formazione accademica. I principi dell’Economia Circolare valorizzano l’efficientamento energetico, ma al tempo stesso puntano molto su un riuso razionale delle risorse e dei beni in tutte le fasi del processo produttivo.
Sotto la spinta di una rinnovata consapevolezza all’ecosostenibilità da parte della collettività, nel 2018 il Parlamento Europeo ha approvato 4 Direttive note come “Pacchetto Economia Circolare”:
Nelle Direttive, che hanno tra gli obiettivi ad esempio il riciclaggio del 65% dei rifiuti urbani e del 75% di quelli di imballaggio entro il 2030, si pone l’attenzione su tutta la fase di vita di un bene, dalla progettazione, all’utilizzo, allo smaltimento.
Le istituzioni europee riconoscevano già nel 2015 che «gli attuali segnali del mercato paiono insufficienti a migliorare questo aspetto, in particolare perché gli interessi dei produttori, degli utilizzatori e delle imprese di riciclaggio non coincidono. È pertanto indispensabile offrire incentivi, preservando nel contempo il mercato unico e la concorrenza e favorendo l’innovazione» (qui il testo integrale della Commissione Europea).
Nonostante ciò, sono molte le iniziative a tema Economia Circolare. Tra queste, una delle maggiori fiere sulla Green Economy d’Europa è Ecomondo. La 24esima edizione si terrà dal 3 al 6 Novembre 2020 a Rimini, ed è l’evento di riferimento sulla innovazione tecnologica e industriale per uno sviluppo sostenibile.