Siamo arrivati alla fine del 2018 e possiamo fare delle valutazioni in merito a quello che è stato l’andamento del mercato dell’energia elettrica quest’anno. La tematica è molto cara alle aziende, in qanto l’acquisto di energia è una voce molto pesante in bilancio.
Commento dell’Ing. Emanuele Bulgherini, Energy Manager
A maggio avevamo pubblicato l’articolo “Andamento del mercato dell’energia elettrica nel 2018 e previsioni 2019” con alcune considerazioni sul prezzo di questa commodity. Avevamo previsto, infatti, che ci sarebbe stato un rialzo dei prezzi, dopo un 2017 con quotazioni in calo.
Nel corso del 2018, infatti, si è confermato non solo un rialzo, ma anche un andamento anomalo rispetto agli anni precedenti. Dal febbraio 2018, il calendar 2019 ha iniziato una progressiva crescita che l’ha portato da una quotazione intorno ai 47€/MWh agli oltre 72€/MWh.
Le cause di questo comportamento non sono state facilmente prevedibili: si potrebbe pensare a:
Fonte: https://www.eex.com/en/market-data/power/futures/italian-futures#!/2018/12/13
Probabilmente, però, i motivi sono stati anche altri. Non si deve dimenticare, infatti, che ci muoviamo in un mercato con Marginal Price che non sempre segue logiche di pure mercato. Proprio in linea con questa osservazione, si ricorda che il prezzo dell’energia ha subito una flessione/stabilizzazione proprio in piena campagna commerciale, a seguito della pubblicazione dei trimestrali delle grandi multinazionali americane e asiatiche che ha rilevato un rallentamento della crescita economica a livello mondiale rispetto alle previsioni di inizio anno.
Questo rallentamento è stato confermato anche nel Press Release Database della European Commission datato 12 luglio 2018. Ne riportiamo qui sotto un passaggio:
[…]dopo cinque trimestri consecutivi di forte espansione, la ripresa economica ha frenato nel primo semestre del 2018 ed in base alle stime attuali la crescita dovrebbe essere inferiore di 0,2 punti percentuali alla previsione di primavera sia nell’UE che nella zona euro.
La frenata attesa nel 2019 riguarda soprattutto i Paesi emergenti, ma tocca anche gli USA (previsti al 2,5% contro un 2,9% del 2018) e l’Europa (secondo la Commissione +1,9% nel 19 contro il 2,1% del 2018). Il governo tedesco ha già tagliato le stime sul 2019 (1,8% rispetto al 2,3% precedentemente stimato).
Premesso che lo scorso dicembre pochi, anzi pochissimi, avrebbero previsto quanto successo nel corso del 2018, cosa possiamo attenderci per il prossimo anno?
Se le previsioni di crescita economica di questo ultimo periodo saranno confermate, allora il mercato potrebbe subire una flessione in uscita dal periodo invernale, anche se il mercato attualmente sta registrando un periodo critico per alcuni provider, non ultimo il caso di EVIVA dichiarata in liquidazione a metá del mese di novembre.
Alcuni operatori, per l’anno a venire, stimano un aumento del costo dell’energia elettrica del 20-30%, che ricadrebbe anche su mterie prime e semilavorati.
Fonti: