I dati relativi all’evoluzione effettiva del sistema energetico italiano nella prima metà del 2019, sembrano indicare che gli sforzi e le attività portate avanti non determinano un significativo cambiamento della politica energetica (decarbonizzazione, sicurezza e costo dell’energia). In questo articolo proponiamo una sintesi dei contenuti più salienti del terzo bollettino del 2019 fornito da Enea.
Secondo i dati relativi all’evoluzione effettiva del sistema energetico italiano nella prima metà del 2019, i consumi di energia primaria si sono ridotti di circa l’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: il lieve aumento dei consumi del II trimestre (+0,4% tendenziale) ha infatti ridimensionato il forte calo rilevato nei primi tre mesi dell’anno (-3%). Alcuni aggiornamenti emersi dalla terza analisi trimestrale del 2019 sono:
Abbiamo già parlato dell’analisi del primo trimestre 2019 realizzata da Enea , che esamina i fattori caratterizzanti del sistema energetico nazionale e la politica energetica. Qui invece vediamo nel dettaglio l’analisi semestrale del consumo di energia elettrica.
Dall’ultima analisi emerge che nella prima metà dell’anno le emissioni di CO2 sono stimate sostanzialmente sugli stessi livelli del I semestre 2018, circa 165 Mt di anidride carbonica. La forte riduzione stimata per i primi tre mesi dell’anno (circa il 3% in meno dello stesso periodo dello scorso anno), risulterebbe di fatto compensata dall’aumento del II trimestre.
Infatti, a fronte di emissioni stabili, il fabbisogno di energia primaria risulta in calo di circa l’1,5% rispetto allo stesso periodo di un anni fa a causa di minori importazioni e calo delle rinnovabili, mentre le fossili nel complesso sarebbero invariate sui livelli del 2018.
Gli eventi geopolitici accaduti nel corso degli ultimi mesi hanno contribuito a rafforzare l’evidenza di una situazione del mercato petrolifero mondiale caratterizzato da eccesso di offerta e notevole capacità di adattamento del sistema produttivo. In particolare, in Italia, le importazioni nette sono tornate ad aumentare nel II trimestre dopo cinque cali consecutivi, in corrispondenza di un forte calo della produzione interna, ma nel complesso del semestre l’import netto presenta una marginale variazione negativa, attestandosi circa 30,1 Mt, in corrispondenza di un calo dei consumi petroliferi di circa 500 kt.
Nel secondo trimestre 2019 i prezzi risultano ancora in discesa, per l’effetto dell’andamento dei prezzi internazionali delle materie prime, in particolare quelli del gas naturale.
Nel terzo trimestre invece i prezzi sono in risalita, ma raggiungono livelli più bassi rispetto al precedente anno. Nel periodo luglio-settembre torna ad aumentare, tra il 2 e l’8% circa, il costo della bolletta elettrica per gli utenti industriali. Questo aumento è la risultante di spinte diverse: da un lato si assiste ad una diminuzione dei costi legati alla materia prima, dall’altro il consueto effetto stagionale porta in alto i consumi, con una parziale spinta al rialzo dei prezzi finali.
Per quanto riguarda il prezzo per il consumatore domestico si registra invece un calo dai massimi storici di inizio anno, ma su valori ancora storicamente elevati. La bolletta per il consumatore domestico tipo è scesa significativamente nel secondo trimestre (-8,5% rispetto al trimestre precedente), ma è tornata a salire lievemente nel terzo (+1,9%). La voce di costo che incide su questa dinamica, è l’energia.
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