Dal 2017 gli Stati membri dell’Unione Europea sono obbligati a svolgere attività di monitoraggio della transizione energetica. Dal 2016, in linea con questo obbligo, Enea fornisce un’analisi trimestrale del sistema energetico italiano, un’elaborazione periodica dei dati relativi al settore energetico. In questo articolo proponiamo una sintesi dei contenuti più salienti del primo bollettino del 2019.
Secondo la stima preliminare dell’ENEA, nel 2018 i consumi di energia primaria hanno registrato un +1% rispetto al 2017 grazie all’aumento dei prodotti petroliferi nel settore trasporti. Alcune delle novità emerse dalla prima analisi trimestrale del 2019 sono:
L’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano esamina i fattori che caratterizzano il sistema energetico nazionale, per valutare le tendenze relative alle tre dimensioni della politica energetica: decarbonizzazione, sicurezza e costo dell’energia – definiti nel loro insieme “trilemma energetico”. Fonte: Enea
Per misurare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2020 e al 2030, i prezzi dell’energia e la sicurezza energetica nazionale, Enea ha elaborato l’Indice sintetico della transizione energetica ISPRED: Indice Sicurezza energetica, PRezzo Energia e Decarbonizzazione che utilizza un insieme di indicatori per valutare l’evoluzione del sistema energetico italiano rispetto alle dimensioni del trilemma energetico.
Dall’ultima analisi trimestrale di Enea l’ISPRED è peggiorato dell’8% su base annua, soprattutto sul fronte delle fonti rinnovabili.
Secondo le parole di Francesco Gracceva, l’esperto che coordina l’analisi ENEA: “Il netto peggioramento degli indicatori relativi alle fonti rinnovabili all’interno dell’ISPRED è un segnale del rischio che l’Italia non riesca a raggiungere il target del 30% di rinnovabili al 2030; e lo stesso rischio riguarda gli obiettivi di riduzione delle emissioni”.
Nel 2018 i prezzi dell’energia sono aumentati a causa dei rialzi dei prezzi di petrolio e gas naturale con prezzo medio annuo del +30%.
Nel dettaglio, i prezzi dell’energia elettrica per le utenze industriali piccole e medie sono aumentati dell’8-13% nel 2018, mentre per le utenze di dimensioni maggiori si possono stimare aumenti molto più contenuti, anche grazie agli sgravi fiscali in favore degli energivori.
A partire dalla fine del 2018 i prezzi all’ingrosso sono diminuiti producendo effetti positivi sui consumatori nel 2019.
Fonti: