Oggi approfondiamo un ulteriore aspetto inerente la diagnosi energetica obbligatoria che ogni 4 anni deve essere svolta, per legge, dalle grandi imprese e dagli energivori: spiegheremo infatti come viene svolta questa procedura. Per farlo, intervistiamo l’Ing. Emanuele Bulgherini, titolare di EOST (ESCO ed EGE certificato).
Ing. Emanuele Bulgherini, consulente aziendale per l’efficientamento energetico e l’adozione di fonti di energia rinnovabile.
R: Buongiorno. Con piacere vi illustro quello che io e i miei tecnici sparsi su tutto il territorio italiano facciamo per portare a termine gli audit energetici per le aziende. Ma vorrei prima ricordare due punti importanti sulla diagnosi obbligatoria:
R: Quando un cliente ci commissiona una diagnosi, il primo passo è quello di effettuare un’indagine preliminare che ci permetta di capire l’ambiente in cui è situata l’impresa.
Questo significa studiare il territorio e il clima, che sono fattori che potrebbero influenzare i consumi dell’azienda e che permettono di contestualizzarla.
R: Una volta definito il contesto, si passa alla valutazione dell’impresa stessa, iniziando dall’analisi delle bollette degli ultimi anni.Dalle bollette si può capire molto: quali sono le voci di spesa più alte e se il fornitore e il tipo di contratto sono quelli idonei. Voglio ricordare che uno degli obiettivi della diagnosi è quello di aumentare la competitività dell’impresa diminuendone la spesa energetica. In questa direzione, quindi, siglare un buon contratto di acquisto dell’energia costituisce proprio il primo passo per diminuire i costi energetici.
Dall’analisi delle bollette si ha subito un’idea di come si distribuiscono i consumi energetici. Avete mai analizzato i consumi energetici notturni e nel weekend degli uffici? Si scoprono solitamente cose interessanti.
R: Assolutamente sì. Analizzate le bollette, si passa a valutare i consumi orari dell’azienda per capire se spostando nella giornata certe produzioni sia possibile ottenere vantaggi dal punto di vista economico, in quanto l’energia non ha lo stesso prezzo in tutte le ore della giornata.
Successivamente si passa ad eseguire un censimento di tutti i carichi aziendali, con l’obiettivo di costruire il modello energetico elettrico e termico. Il modello energetico consente di associare ad ogni carico e macchinario una stima del consumo annuo e quindi definire il peso energetico percentuale all’interno dell’azienda.
Passo ulteriore è quello dell’analisi tecnologia al fine di individuare aspetti critici e di conseguenza potenziali miglioramenti. Sottolineo che per ogni criticità significativa individuata, viene proposta una soluzione migliorativa basata su un’analisi tecnico-economica.
R: La diagnosi permette all’imprenditore di avere in mano tutte le informazioni necessarie a prendere le proprie decisioni. Per ogni intervento proposto viene dato una breve descrizione, una stima del costo e una stima del beneficio ottenibile, con allegata un’analisi economica che definisce tempi di rientro e redditività. Inoltre dalla diagnosi l’imprenditore riesce ad avere un’indicazione sulla bontà del proprio contratto di acquisto dell’energia e, quando necessario, informazioni su come acquistare al meglio.
R: Assolutamente si; la diagnosi è una fotografia istantanea di tutti i consumi energetici dell’azienda, dall’acquisto dell’energia, al consumo dei carichi fino al consumi di carburante della flotta aziendale quando presente.
Nel caso in cui l’azienda voglia poi instaurare un controllo continuo degli aspetti energetici è invece necessario costituire un sistema di gestione dell’energia.
Ringrazio per l’intervista e rimango a disposizione dei lettori per eventuali approfondimenti.
Richiedi informazioni o un preventivo per la diagnosi energetica obbligatoria.