Perché ogni azienda dovrebbe sapere cosa sono i certificati bianchi, detti anche Titoli di Efficienza Energetica (TEE)?
I certificati bianchi sono stati per la prima volta istituiti in Italia mediante i decreti ministeriali del 20 luglio 2004 che, oltre a definire i criteri e le linee guida, hanno introdotto pene per inadempienze alle direttive emanate dalle autorità preposte. I certificati bianchi sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Il sistema dei certificati bianchi prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP). Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio.
Per certificati bianchi, come abbiamo detto, si intendono determinate tipologie di titoli in grado di attestare il grado di risparmio energetico raggiunto da nuclei ben definiti. Essi sono vendibili in maniera esclusiva sulla piattaforma telematica gestita dal GME. Le aziende di norma possono accedere al servizio attraverso le ESCO certificate ai sensi della norma UNI 11352. Le stesse aziende possono trarre benefici se dotate di un sistema di energia certificato ISO 50001.
Mediante l’uso di incentivi economici, lo scopo principe di questi titoli è quello di aumentare l’efficienza energetica diminuendone e controllandone il consumo smodato, favorendo inoltre un processo di ammodernamento e di riduzione dei costi.
Nati in seguito al protocollo di Kyoto, insieme ad altre misure poste in essere, i certificati bianchi perseguono l’obiettivo di ridurre l’emissione di anidride carbonica ed aumentare il tasso di risparmio energetico.
Le aziende che distribuiscono energia hanno la facoltà di ottenere questi titoli mettendo in atto due tipi di interventi. La prima strada da prendere è quella di effettuare interventi di efficientamento energetico, razionalizzando quindi il consumo di energia. Il secondo step consiste nell’acquistare questi titoli all’interno del mercato dei titoli di efficienza energetica, gestito direttamente dal Gestore dei Mercati Energetici (GME).
Ogni certificato bianco possiede il valore intrinseco di un TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio). Pertanto, ognuno di questi titoli ottenuti vale una tonnellata di petrolio risparmiato. Il valore di mercato di un certificato bianco è inoltre direttamente collegato alle quotazioni derivanti dagli scambi in corso; nei primi cinque mesi del 2017 i certificati bianchi sono stati scambiati sul relativo mercato ad un prezzo medio superiore ai 225 euro l’uno. Proprio per questo, i certificati bianchi possono trasformarsi in una buona opportunità di guadagno per tutte quelle aziende che hanno voglia di ottimizzare l’efficienza energetica massimizzando ed aumentando la produzione di energia proveniente da fonti di tipo rinnovabile.