Il vapore è una delle utility più impiegate per il riscaldamento. Sempre più spesso, infatti, l’approccio tradizionale di tipo manutentivo viene superato da un nuovo approccio in cui il progetto viene remunerato dai risparmi energetici.
L’analisi energetica sulle reti di produzione e distribuzione del vapore si compone di diverse fasi:
Gli impianti a vapore tecnologico sono atti ad assicurare energia termica ad utenze industriali tramite vapore saturo secco; energia termica indispensabile per le trasformazioni di processo o per il funzionamento di apparecchiature specifiche.
Il vapore è sempre più utilizzato nelle tecnologie moderne perché i vantaggi che si registrano sono numerosi: economico, sterile, permette di ridurre gli spazi (superfici di scambio) e non è dannoso per la salute e per l’ambiente.
Ci sono degli aspetti da non sottovalutare quando si parla di reti vapore. Infatti, il pericolo maggiore è legato alla pressione con cui il vapore viene prodotto.
Per questo motivo gli impianti a vapore sono soggetti a controlli sia durante la fase costruttiva sia durante la fase di esercizio.
Inoltre, l’acqua usata negli impianti viene addolcita e demineralizzata. L’addolcimento serve a ridurre la durezza dell’acqua, con lo scopo di impedire la formazione di incrostazioni.
Mentre la demineralizzazione serve ad eliminare sostanze corrosive come ossigeno, anidride carbonica e cloruri.
Per effetturare migliorie agli impianti a vapore, il professionista deve effettuare: l’analisi di eventuali problemi, suggerimenti per il loro miglioramento e potenziali risparmi energetici ed economici.
Le attività da svolgere per un’analisi accurata e approfondita sono: